SFOGLIANDO BEReSHìT IL PRINCIPIO | NON SOLO UN ROMANZO STORICO-BIBLICO SULLA GENESI

Il romanzo Bereshìt il Principio scritto da Marco Ridolfi è composto da 21 capitoli (il capitolo VI è suddiviso in tre parti) scritti in circa 400 pagine.

 

Una lettura importante e per niente banale anche se si stratta di narrativa. Capirai già dai titoli dei capitoli le discipline e le argomentazioni che avrai il piacere di trovare.

 

Firenze, la Storia, la Bibbia, la Scienza, sono le principali componenti di un ricco scenario che ti porterà lontano nei secoli e nei millenni. 

 

Per te l'anteprima dell'indice del volume:

 

  • Capitolo I: Firenze 21 Marzo 2012 ore 18:20
  • Capitolo II : Ognuno il suo giardino
  • Capitolo III: Kevlin e Alessandra
  • Capitolo IV: Firenze 21 Marzo 2012 ore 19:40
  • Capitolo V: Rewind della Storia
  • Capitolo VI-a: A.D. 33
  • Capitolo VI-b: Fino a Bereshìt
  • Capitolo VI-c: Il niente
  • Capitolo VII: E=mc2
  • Capitolo VIII: Anni luce
  • Capitolo IX: Protocollo Bereshìt
  • Capitolo X: Piedi per terra
  • Capitolo XI: Piccoli ma essenziali
  • Capitolo XII: Il miglior amico
  • Capitolo XIII: A sua immagine e somiglianza
  • Capitolo XIV: Università Divina
  • Capitolo XV: Ish-Shà’h, della stessa essenza
  • Capitolo XVI: Ish-Shà’h bellezza allo stato puro
  • Capitolo XVII: Legame eterno
  • Capitolo XVIII: Non è possibile
  • Capitolo XIX: Conflitto tra il bene e il male
  • Capitolo XX: Firenze 21 Marzo 2012 ore 21:21
  • Capitolo XXI: Melagrana rosso sangue

Personaggi principali e comparse:

  • Kevlin Tomberli: Protagonista principale e psicoterapeuta
  • Alessandra: amica di infanzia di Kevlin e amore della sua vita
  • Viktoria: Madre di Alessandra
  • Massimo Lenzi: amico e compagno di liceo di Kevlin
  • Stagista e allieva della scuola di restauro di Villa Petraia
  • Clara e Gianni: pazienti di Kevlin
  • Elisa: ragazza del bar di P.za Pitti
  • Joanna: Donna africana, immigrata in Italia
  • Suor Giorgina: Suora dell'antico Spedale di Rovezzano divenuto convento
  • Filippo: Casiere della Galleria degli Uffizi
  • Alberto: Paziente di Kevlin
  • Logos: in principio "La parola", ed in seguito secondo il testo biblico Gesù il primo figlio di Dio.
  • Forze energetiche celesti: Entità spirituali, secondo il testo biblico angeli o figli di Dio.
  • Soldati Romani: nel periodo della dominazione giudaica al tempo di Gesù.
  • Ragazza Ebrea: nel periodo della crocifissione di Gesù
  • Soufiane: Guida tunisina nata nella cittadina di Matmata e amico di Kevlin
  • Lupo: Cucciolo cresciuto insieme a Kevlin e compagno di avventure
  • Ionel: Ragazzo Rumeno che elemosina al semaforo.
  • Adham: il primo uomo, Adamo
  • Ish-Sha'h: La prima donna, Eva
  • Serpente διάβολος:  Il Diavolo
  • Dario: Cameriere del ristorante in centro a Firenze



Ispirazioni, prefazione e chiavi di lettura di Bereshìt:

bibbia aperta, testo sacro,

L'avventura raccontata nel romanzo trae spunto dalla narrazione storica descritta nei primi tre capitoli della Bibbia.

Da qui il titolo Bereshìt (Genesi).

 

PREFAZIONE INEDITA:

 

Per un autore emergente realizzare il suo primo libro è sempre una vera e propria sfida con se stesso. E’ un po’come mettersi in discussione con la parte più segreta dell’anima.

Molte volte aveva letto quel primo rigo della Bibbia:

“In principio, (Bereshìt) Dio creò i cieli e la terra”,

e quante volte quelle semplici frasi, gli erano apparse tanto scontate quanto irraggiungibili.

 

Marco Ridolfi ha saputo intessere tutti i fili del suo romanzo ispirandosi quasi totalmente ai primi tre capitoli della Genesi biblica dove appunto il primo verso inizia con quella storica frase. Così è nato il romanzo titolato Bereshìt il Principio, quasi per volersi affacciare ad una storia dell’universo che non è stata mai scritta e che affonda a molto tempo prima di quel fatidico “In principio” della Genesi. Proprio attraverso quelle ere remote l’autore ha fatto transitare il suo personaggio immaginario, Kevlin Tomberli.

 

Pur affrontando spesso tematiche profonde, Marco non ha voluto addentrarsi in complicate spiegazioni scientifiche o fisiche riguardo la nascita dell’universo e simili, materie che lascia ad altri generi letterari. Tuttavia va a scavare in sfere più intime e personali, delicate e affascinanti; in un certo senso eteree e spirituali. Concetti legati alle emozioni che dovevano esistere ancor prima della nascita del tempo e che hanno acceso la scintilla di ogni cosa visibile e invisibile. Così, sceglie il suo personaggio principale dandogli un nome quasi unico, Kevlin, ispirato alla moda che esisteva negli anni 70-80 di dare ai propri figli nomi che uscivano fuori dal classico di quel periodo. Il cognome invece, doveva essere strettamente di origini toscane e fiorentine, e Tomberli sembrava ben legarsi sia al nome che al luogo toscano. Ed ecco trovato l’attore giusto, un giovane psicologo fiorentino di circa 30 anni, che affascinato dal senso della bellezza in tutte le sue forme si ritrova inevitabilmente a scontrarsi tra ciò che prova dentro di sé e la sua logica razionale. Kevlin voleva arrivare a scegliere, come se si trovasse davanti ad un bivio, se credere o non credere in un Dio.

 

Una delle più importanti chiavi di lettura di tutto il romanzo si nasconde al centro della Bibbia dove Kevlin ne è ossessionato. In Ecclesiastico al capitolo 3 verso 11 si legge:

“Egli ha fatto ogni cosa bella nel suo tempo; ha persino messo l'eternità nei loro cuori, senza che alcun uomo possa scoprire l'opera che Dio ha fatto dal principio alla fine.”

 

Certo che per l’autore, inoltrarsi in tutte queste tematiche ha richiesto molto tempo. Ricerche e letture su un largo ventaglio di materie, se non due viaggi a Gerusalemme e Israele, senza trascurare la collaborazione di esperti di psicologia, arte, storia e botanica, gli hanno permesso di raggiungere l’obbiettivo di dare corpo e realismo al racconto, producendo la giusta miscela per i dialoghi e le ambientazioni del suo romanzo.

 

In Bereshìt il Principio ci si imbatterà quindi in molteplici accenni di gnomonica, anatomia, biologia, psicologia, storia antica e moderna. Viaggeremo in luoghi come la Palestina, Africa, Sicilia, il bacino del Mediterraneo e scorci della bella Firenze, città dell’autore e del protagonista principale.

 

Marco riesce in modo semplice e scorrevole senza cadere nel banale a far immergere il lettore nella sua storia rendendolo talvolta partecipe dei personaggi e degli ambienti spesso unici e singolari. Degni di nota sono anche i fili che si intrecciano tra le pagine attraverso frasi, oggetti, suoni e odori che dall’inizio alla fine legheranno tutto il libro. Per ultimo, anche se non meno importante, vengono definite toccanti quelle che sono le relazioni sentimentali che l’autore ha saputo disegnare tra Kevlin ed Alessandra, il personaggio femminile del libro, bellissima insegnante dai lunghi capelli rossi. Un amore puro nato nell'adolescenza e che l’autore fa’ lentamente sbocciare in qualcosa di più profondo, portando infine il lettore ad innamorarsi anche di lei.

 

Non mancheranno attimi di panico, suspense, paure e l’eterna lotta dell’uomo contro le proprie fobie interiori, che si intervalleranno a più riprese coinvolgendo il lettore nello scoprirsi partecipe delle stesse sensazioni. Il finale di Bereshìt il Principio è ambientato di nuovo a Firenze, in quella lunga sera del 21 Marzo del 2012 dove molti dei pezzi dell’intricato puzzle della vita di Kevlin troveranno l’incastro giusto, ma il puzzle resterà incompleto…

 

CHIAVI DI LETTURA:

 

I due versi sottoelencati, uno tratto dal vecchio e uno dal nuovo testamento della bibbia, contengono la sintesi dell'intero romanzo. Interessante notare la curiosità, si trovano agli stessi capitoli e stessi versetti ma invertiti:

Ecclesiaste 3:11: (Nuova Riveduta)

Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo; egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero della eternità, quantunque l'uomo non possa comprendere dal principio alla fine l'opera che Dio ha fatta. 

 

Ebrei 11:3: (Nuova Riveduta)

Per fede intendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; cosicché le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti. 

 

 

I due versi sottoelencati invece, anch'essi tratti dal vecchio e dal nuovo testamento, iniziano citando la frase "in principio", ma si riferiscono a due unità temporali completamente diverse, il primo indica il principio della creazione della materia, il secondo, il principio della creazione spirituale:

Genesi 1:1: (Nuova Riveduta)

Nel principio Iddio creò i cieli e la terra. 

 

Giovanni 1:1: (Nuova Riveduta)

Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.